Inoltrarsi nel bosco
- Francesca Piana
- 12 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
«Un povero boscaiolo campava a stento vedendo quel po' di sterpi che raccoglieva nei pressi della sua capanna. Un giorno incontrò un tale che gli disse: "Perché non ti inoltri di più nel bosco? Hai forse paura?".
In realtà il boscaiolo aveva paura, ma le parole dello sconosciuto lo pungolarono e s'inoltrò più a fondo nel bosco. Il suo raccolto fu abbondante, e più abbondante il suo guadagno. Passarono alcuni giorni e il boscaiolo penso: "Se m'inoltrassi ancora ancor più nel bosco, troverei legna ancor più abbondante".
Così fece e così fu. Ormai aveva del tutto vinto la paura; e fu così che, spingendosi sempre più oltre, scoprì una miniera d'oro e sconfisse la sua povertà.
L'abitudine e il timore del nuovo sono trappole per la nostra crescita. Solo spingendosi sempre "oltre", la vita si rinnova e la fortuna arride. Ma attenzione.
Un altro boscaiolo, invidiando la sorte del primo, volle seguirne l'esempio. Ma nel bosco non s'inoltrò poco a poco, bensì per un'unica lunghissima tratta. Fu così che si perdette e per poco non cadde in un profondo burrone, senza aver trovato nulla.
L'abitudine e la paura non si superano con lo spasimo e la violenza; per essere vinte esigono pazienza».
Sri Ramakrishna
Il coraggio e la paura sembrano due concetti antitetici, ma sono sempre stata dell'idea che senza paura non vi sarebbe coraggio. In un certo senso "il coraggio nasce dalla paura". L'incoscienza si contrappone al coraggio proprio perché non procede gradualmente ed è frutto dell'inconsapevolezza.
La paura può manifestarsi come un sentimento di sgomento angosciante, può bloccarci in situazioni stagnanti o dannose perché l'incertezza del cambiamento può provocare sentimenti ancor più panici. Si possono trovare le scuse più bizzarre per rimanere nel nostro stagno sicuro, procrastinare... e in quel momento possiamo aver bisogno delle parole di uno sconosciuto, o di un professionista, che ci sproni ad osservarle più da vicino e tenendoci per mano per iniziare a superarle. Le nostre paure non sono necessariamente nostre nemiche, anzi! Tante volte dobbiamo essere grati alla paura perché permettendoci di procedere a piccoli passi ci consente di ponderare le scelte, i rischi e le probabilità. Sono un invito, una spinta al cambiamento di cui abbiamo bisogno. Sono ciò che ci permette di guadagnare il coraggio ce ci serve, perché sì il coraggio è una conquista. Certo non è facile, ci vuole pazienza e la capacità di sopportare l'attesa del passo successivo... ma non è forse una delle conquiste più belle?

La paura, quando non è totalizzante, è un’emozione che ci salvaguardia dai pericoli e ci permette di ponderare le scelte che dobbiamo prendere. Bisogna imparare ad ascoltarla, mica facile!
Senza paura non ci sarebbe né coraggio né speranza...