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Parte 10 - Indicatori e caratteristiche generali dei profili proposti da Olweus (1996; p. 57-66)

Olweus (1996) opera una distinzione tra indicatori primari e secondari, specificando che non sempre il confine sia netto. Gli indicatori primari (*) sono segnali più chiaramente correlabili alla presenza del bullismo, mentre i secondari (**) riferiscono avvisaglie dell’esistenza del fenomeno in maniera non altrettanto marcata.

Indicatori primari e secondari del possibile bullo Indicatori primari e secondari

Indicatori primari e secondari (**)

* Prendono in giro ripetutamente (**) ed in modo pesante, rimproverano, intimidiscono, minacciano, ingiuriano, beffeggiano, mettono in ridicolo, comandano a bacchetta, spingono, prendono a pugni, prendono a calci, danneggiano le cose che appartengono ad altri studenti, ecc. I bulli possono mettere in atto tali comportamenti nei confronti di molti studenti, ma tendono comunque a rivolgersi in particolare agli studenti più deboli e indifesi. Molti bulli, inoltre, restano dietro le quinte ed inducono alcuni dei loro seguaci a funger da “manodopera”.

Caratteristiche generali

** Possono essere fisicamente più forti dei loro compagni di classe e, in particolare, delle loro vittime; possono essere della stessa età o più grandi delle loro vittime; si dimostrano fisicamente capaci nelle attività di gioco, nello sport e nelle lotte (ciò si riferisce in particolare ai maschi).

** Hanno un forte bisogno di dominare e sottomettere altri studenti, di affermare sé stessi con il potere e la minaccia, di imporre il proprio punto di vista, vantando la propria superiorità sugli altri, reale o immaginaria; presentano un temperamento bollente, si inquietano facilmente, sono impulsivi e hanno una bassa tolleranza alla frustrazione; hanno difficoltà nel rispettare le regole e nel tollerare le contrarietà e i ritardi; tentano di acquisire vantaggi anche con l’inganno.

** Sono oppositivi, insolenti e aggressivi verso gli adulti (compresi insegnanti e genitori) e possono, a volte, spaventarli; sono abili nel tirarsi fuori da “situazioni difficili”.

** Sono considerati duri e rudi, e mostrano scarsa empatia con gli studenti vittimizzati.

** Non sono ansiosi o insicuri e hanno un’opinione piuttosto positiva di sé (hanno, infatti, un livello di autostima nella media o al di sopra della media).

** In età piuttosto precoce (rispetto ai loro coetanei) prendono parte ad altri comportamenti antisociali tra cui il furto, il vandalismo e l’uso di alcol; frequentano “cattive compagnie”.

** La loro popolarità può essere nella media, al di sotto o al di sopra di essa. Spesso sono comunque sostenuti da almeno un piccolo numero di coetanei. Nella scuola media gli studenti prevaricatori tendono ad essere meno popolari che nella scuola elementare.

** Il loro rendimento scolastico è vario nella scuola elementare, ma, in ogni caso, generalmente si abbassa nella scuola media. A ciò si accompagna un progressivo delinearsi di un atteggiamento negativo verso la scuola.

Indicatori della possibile vittima

A scuola

Indicatori primari

​* Sono ripetutamente presi in giro in modo pesante, ingiuriati (possono anche avere un soprannome denigratorio), rimproverati, denigrati, messi in ridicolo, intimiditi, umiliati, minacciati, comandati, dominati, sottomessi.

* Sono fatti oggetto di derisione in modo non amichevole.

*Sono aggrediti fisicamente, picchiati, spinti, colpiti con pugni e calci, senza che siano in grado di difendersi in maniera adeguata.

* Sono coinvolti in “litigi” o “scontri” nell’ambito dei quali si dimostrano indifesi e di fronte ai quali tendono a ritirarsi spesso piangendo.

* I loro libri, il loro denaro o altre cose di loro appartenenza vengono presi, danneggiati o sparsi in giro.

* Presentano lividi, ferite, tagli, graffi o vestiti stracciati, a cui non si può dare una spiegazione naturale (e mostrano alcune delle caratteristiche degli indicatori secondari).

Indicatori secondari

** Sono spesso soli ed esclusi dal gruppo dei pari durante l’intervallo e l’orario di mensa. Sembrano non avere nessun buon amico nella classe.

** Sono scelti per ultimi nei giochi di squadra.

** Tendono a stare molto vicini all’insegnante o ad altri adulti durante l’intervallo.

** Hanno difficoltà nel parlare in classe e danno l’impressione di essere ansiosi e insicuri.

** Appaiono abbattuti, depressi, piagnucolosi.

** Mostrano un improvviso o graduale peggioramento del rendimento scolastico.

Indicatori della possibile vittima

A casa

Indicatori primari

​* Tornano da scuola con i vestiti stracciati o sgualciti e con libri rovinati (e mostrano alcune delle caratteristiche generali degli indicatori secondari).

* Hanno lividi, ferite, tagli e graffi a cui non si può dare una spiegazione naturale (e mostrano alcune delle caratteristiche generali degli indicatori secondari).

Indicatori secondari

** Non portano a casa compagni di classe o altri coetanei dopo la scuola e raramente trascorrono del tempo con loro, a casa o fuori.

** Non hanno nessun amico con cui trascorrere il tempo libero (giocare, andare a fare spese, partecipare ad avvenimenti sportivi o musicali, chiacchierare al telefono).

** Raramente o mai sono invitati alle feste, e non sono interessati ad organizzarle, perché si aspettano che nessuno voglia parteciparvi.

** Sembrano timorosi e riluttanti ad andare a scuola la mattina, hanno scarso appetito, ricorrenti mal di testa o mal di stomaco (particolarmente al mattino).

​** Scelgono percorsi più lunghi e tortuosi per andare a scuola e tornare a casa.

** Dormono male e fanno brutti sogni.

​** Perdono interesse nelle attività scolastiche e riportano voti bassi.

**Sembrano infelici, tristi e depressi, o mostrano inaspettati cambiamenti d’umore, manifestando irritazione e scatti d’ira.

** Chiedono o rubano denaro alla famiglia (per assecondare le richieste dei bulli).

​Vittima

Caratteristiche generali

* Sono fisicamente più deboli dei loro coetanei (ciò si riferisce in particolar modo ai maschi).

*Manifestano particolari preoccupazioni riguardo al proprio corpo: hanno paura di esser feriti o di farsi male; sono fisicamente incapaci nelle attività di gioco, sportive e di lotta; hanno uno scarso coordinamento corporeo (ciò si riferisce in particolar modo ai maschi).

* Sono cauti, sensibili, tranquilli, riservati, passivi, sottomessi e timidi; piangono facilmente.

* Sono ansiosi, insicuri, infelici ed abbattuti e hanno un’opinione negativa di sé stessi (scarsa autostima). In un certo senso segnalano agli altri che essi sono individui senza valore e inadeguati e che non reagirebbero se venissero attaccati e insultati; condizione questa che li rende dei facili “bersagli”.

* Hanno difficoltà ad affermare sé stessi nel gruppo dei coetanei, fisicamente, verbalmente e in altri modi; sono abitualmente non aggressivi; non prendono in giro e non provocano.

* Spesso si rapportano meglio agli adulti (genitori, insegnanti) che ai coetanei.

* Il loro rendimento scolastico è vario nella scuola elementare, ma, in ogni caso, generalmente si abbassa nella scuola media.

Vittime provocatrici

​** Possono essere caratterizzate da un “temperamento bollente”, per cui tendono a ricorrere alla forza o a controbattere, anche se in modo poco efficace, quando sono attaccate o insultate.

** Possono essere iperattive, inquiete, scarsamente concentrate ed offensive e creare tensione; possono essere goffe e immature ed avere acquisito abitudini irritanti.

** Possono essere molto sgradite anche agli adulti (compresi gli insegnanti).

​** Possono tendere a prevaricare gli studenti più deboli.



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